D. Il Qi Gong e/o il Tai Ji Quan sono praticati soprattutto dalle persone anziane?
R. Queste due discipline possono essere praticate a qualsiasi età, se allenate da giovani consentono risultati proporzionalmente più consistenti e profondi, ciò non toglie il grande valore che queste hanno per il recupero e il mantenimento della salute e qualità della vita nelle persone anziane
D. Il Qi Gong e/o il Tai Ji Quan fanno dimagrire?
R. Sicuramente hanno un effetto “dimagrante” proprio in forza del lavoro aerobico a bassa intensità che favorisce il consumo dei lipidi (grassi) dell’organismo.
D. Il Tai Ji Quan può essere usato come tecnica di autodifesa?
R. Il Tai Ji Quan è un’Arte Marziale estremamente raffinata e complessa, è possibile utilizzarla come autodifesa ma previo un lungo e intenso percorso di studio che deve attraversare lo stato di salute ottimale
D. Ho avuto un infarto e mi hanno detto che devo fare del moto, ma senza esagerare: il Qi gong può essere indicato?
R. Molte sono le pubblicazioni sui benefici effetti del Qi Gong in molteplici aspetti della salute, nel caso specifico, la graduale e delicata azione sul sistema cardiovascolare che questo stimola, coadiuva il recupero dell’organismo anche da queste problematiche.
D. Che differenza c’è tra Yoga e Qi Gong?
R. Sono due discipline che provengono da culture diverse, quella cinese e quella indiana. Fondamentalmente simili hanno però filosofie e sistemi d’applicazione (tecniche) differenti. La più evidente è che il Qi Gong esegue l’allenamento in piedi anziché a terra; ma, l’aspetto più importante è la differente impostazione sul movimento d’energia che è discendente anziché ascendente.
D. Ho praticato il Karate per diversi anni: ora che non sono più tanto giovane mi hanno detto che il Tai Ji Quan è più indicato. E’ vero?
R. La pratica “dolce” cioè senza stress fisici repentini del Tai Ji Quan, ma comunque impegnativi, consente effettivamente di mantenere anzi, aumentare le prestazioni fisiche quali forza, resistenza agilità e coordinazione incrementando la qualità della vita.
D. E’ sufficiente frequentare la palestra una sola volta la settimana?
R. Dipende dal fine che l’allievo si propone, naturalmente, come per qualsiasi attività, più ci si allena maggiori sono i risultati! In ogni modo, l’Accademia consente la frequenza ridotta ai corsi, dedicando, nel caso fosse necessario, un insegnante per integrare il programma mancante.
D. Il Qi Gong può aiutare a smettere di fumare?
R. Eliminare la dipendenza da una qualsiasi cosa richiede la personale volontà di farlo. Nella fattispecie l’abitudine al fumo ha alterato la naturale funzione dei polmoni di gestione dei liquidi. Quindi, questi “richiedono fumo” per la necessità di mantenere lo stato alterato. La pratica del Qi Gong, ripristinando le normali funzioni dell’organismo, coadiuva il processo d’eliminazione della necessità abbreviando il processo.
D. Qual è lo stile di Tai Ji più facile da imparare?
R. Il concetto di facile ha molte connotazioni, il Tai ji quan, indipendentemente dallo stile è facile in quando è composto da movimenti naturali, difficile per l’impegno che si manifesta nell’eseguirli. In ogni modo, considerando gli aspetti dell’approccio per un neofita, sicuramente il Taijiquan stile Wu (come è proposto alla nostra Accademia) è fra quelli che offrono la possibilità di una didattica consona ad ogni livello.
D. E’ vero che il Qi Gong è molto faticoso?
R. Il Qi Gong è estremamente versatile, la fatica è proporzionale all’impegno e al fine di chi lo pratica. Un’atleta non credo che pensi di vincere le Olimpiadi allenandosi un’ora la settimana come al sig. Pippo non interessano le Olimpiadi ma passare una serata in armonia; in mezzo a questi due estremi, le sfumature d’interpretazione dell’allenamento/vita di ogni persona.
D. Soffro di mal di testa cronico e mi hanno detto che il Qi Gong fa miracoli: è vero?
R. La spiegazione del “miracolo” Qi Gong per il mal di testa cronico, è in relazione all’imponente azione riequilibrante degli esercizi di quest’Arte sulla circolazione arterio-venosa nonchè sull’azione rilassante e tonificante del sistema nervoso.
D. Il Qi Gong può essere pericoloso?
R. Sì, può essere pericoloso ma non nel senso comunemente inteso, la “pericolosità” è determinata da una incorretta gestione dell’energia messa in moto dagli esercizi che possono determinare “ingorghi” energetici che si manifestano anche in problemi di natura fisica e/o psico-emotiva. Pertanto si sconsigliano esercizi da autodidatta o miscelare tecniche di stili diversi se non si è coscienti della loro compatibilità.
D. Il Qi Gong si può praticare da seduti?
R. Sì esistono tecniche di pratica da seduti ed anche sdraiati, fermo restando il fatto che l’incremento del nostro livello è proporzionale all’impegno messo. La persona malata può praticare seduta o sdraiata poiché è il suo massimo, per quella giovane e in salute è opportuno utilizzare esercizi più coerenti con il proprio livello.
D. Il Qi Gong e/o il Tai Ji possono essere utili per aumentare la resa sul lavoro (nello “stress del manager” per esempio)?
R. Indubbiamente. In questo caso, l’azione più evidente si ha attraverso la sinergia fra introspezione e tecnica (peculiare di queste discipline) che distoglie lo stimolo elettrico da quella porzione di corteccia cerebrale sovra stimolata dirottandola in altre zone. L’azione, decongestiona la “rete di neuroni” interessata e determina una tangibile riduzione dello stato di “stress”.
D. Il Qi Gong e/o il Tai Ji si possono praticare in gravidanza e possono servire come preparazione al parto?
R. Come ormai è risaputo, il periodo intrauterino influenza non solo il feto, ma la salute e l’armonia futura della persona. Discipline come queste, per la dolcezza di esecuzione e lo stato di armonia fisica ed emotiva che apportano a chi le segue, non solo si possono praticare in gravidanza e servire quale preparazione al parto (anche per il padre) ma possono offrire una vita migliore e in salute al bambino e ai genitori.
D. Soffro di dolori alle anche e mi hanno detto che la ginnastica più indicata è il Tai Ji: è vero?
R. I dolori alle articolazioni sono tra i mali più diffusi della nostra società, in particolare le anche sono fra quelle che degenerano più velocemente, un aspetto imputabile a questo problema è l’incapacità di gestire completamente il nostro corpo. La contrazione muscolare inconscia permanente di alcuni gruppi muscolari, provocano un costante attrito articolare che si manifesta come “infiammazione cronica”. La pratica del Tai Ji Quan, stimolando costantemente il rilassamento articolare, è in grado di ridurre/eliminare questi problemi.
D. Una mia amica parla con entusiasmo del Tai Ji, ma a me non piacciono le arti marziali: è vero che è come una danza?
R. Effettivamente il Tai Ji Quan è un’arte marziale, la sua pratica è un insieme armonico di movimenti addirittura superiore ad una danza (la danza è fine a se stessa, il Tai Ji Quan è la manifestazione fisica di una filosofia). La proposta d’insegnamento può quindi essere indirizzata in entrambe o una di queste direzioni questo in relazione alle esigenze dell’allievo e alla disponibilità dell’insegnante. La nostra scuola, per scelta, offre un approccio filosofico, di salute e di armonia.
D. Il Tai JiQuan è una ginnastica troppo dolce: io voglio “farmi i muscoli” e incrementare la capacità respiratoria!
R. La vera forza sta nel rilassamento, la vera velocità nella lentezza si dice in Cina; e v’è una spiegazione scientifica a questo. In ogni modo l’azione tonica sul sistema muscolare, cardiaco e respiratorio del Taijiquan è ineguagliabile, se ci fosse più conoscenza di quest’arte, i preparatori atletici la utilizzerebbero per incrementare le prestazioni dei loro pupilli. Naturalmente con Il Tai Ji Quan non si può concorrere con successo al titolo di Mister Muscolo ma si può ottenere una vita in salute e longeva.
D. Certamente il Qi Gong è un metodo efficace, ma è mai possibile che curi “tutte” le malattie?
R. Oggi la letteratura scientifica internazionale è colma di sperimentazioni con risultati eccellenti fatte utilizzando QG per le più svariate patologie e problematiche. E’ la più antica branca della medicina tradizionale cinese. La provata efficacia per “tutte le malattie” è data dalla possibilità che quest’Arte offre di sfruttare le capacità intrinseche e latenti dell’uomo consentedogli così di riportarsi in equilibrio e in armonia.
D. E’ vero che bisogna praticare tutti i giorni?
R. Un aneddoto cinese narra di un giovane monaco che chiede a un anziano che stile pratichi, l’anziano risponde: “mangio e dormo”. Queste arti sono uno strumento per conseguire uno stato d’essere armonico e utilizzarlo nella vita quotidiana, una volta raggiunto lo scopo lascia lo strumento e vivi! In pratica, però, se questo è il nostro scopo, dovremmo impegnarci quotidianamente anche solo per un piccolo lasso di tempo, incrementarlo in base ai risultati e alle nostre reazioni sino a poter abbandonare lo strumento e vivere la nostra vita vera, oppure decidere gli esercizi e il tempo da dedicarsi nelle proporzioni a noi consone. Continuare così con il nostro strumento quale alleato per condurre una vita migliore.